FAQ

FAQ

In questa sezione è possibile consultare le domande più frequenti e le relative risposte sui temi di maggior interesse.

In questa sezione è possibile consultare le domande più frequenti e le relative risposte sui temi di maggior interesse.

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La materia prima impiegata per il pane DOP?

La materia prima impiegata consiste in un rimacinato di semola di grano duro ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà appulo, arcangelo, duilio, simeto, prodotte in un territorio delimitato, comprendente i comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Poggiorsini, Spinazzola, Minervino Murge, da sole o congiuntamente, in ragione di almeno l’80%, mentre per la restante quota è prevista l’utilizzazione di altre varietà, sempre prodotte sul territorio predetto.

Come nasce il Pane di Altamura DOP?

Un viaggio visivo che descrive la nascita del pane DOP attraversando tutte le sue fasi di lavorazione.

Quanto dura il Pane di Altamura DOP?

Il Pane di Altamura è uno dei pani di lunga conservazione che dura almeno una settimana.

Come conservare il Pane di Altamura DOP?
La corretta conservazione del pane:

prevede che venga avvolto in un doppio strofinaccio di cotone e tenuto in ambiente non umido, lontano da fonti di calore diretti e dai raggi del sole; così facendo rimane buono anche per dieci giorni. È decisamente un pane “sostanzioso” ben diverso da certe pagnotte in vendita nelle panetterie comuni. E di esso non si butta via niente: se proprio è diventato vecchio, si possono fare bruschette arrostite sulla brace del camino.

Un altro metodo per conservare il pane basta utilizzare un sacchetto di carta e un sacchetto di plastica chiuso. Si determinerà infatti un cuscinetto d’aria che favorirà la migliore conservazione. Il pane deve essere completamente avvolto nella carta in modo che questa ne assorba tutta l’umidità. Bisognerà poi riporlo lontano da fonti di umidità e calore. D’estate in frigorifero. Sarà buono e fragrante per tutta la settimana.

In alternativa, lo si può congelare richiudendolo bene in un sacchetto alimentare, preferibilmente sottovuoto.

A che cosa è dovuta questa caratteristica?

Al lievito madre utilizzato, che garantisce la fermentazione batterico-lattica e quindi una lunga conservazione. Il pane “nor male” viene invece fatto con il lievito di birra a fermentazione alcolica. Il risultato è che un panino fatto la mattina, al pomeriggio è già duro e non si vende.

Perché non usano tutti il lievito madre?

Perché ci vogliono non meno di sei ore per far lievitare e cuocere il pane di Altamura. Un panino in un’ora e mezza è già pronto. E’ una bella differenza di tempi e costi.

pane dop orange

Pane di Altamura DOP

In questa sezione puoi consultare le domande relative al pane di Altamura DOP

La materia prima impiegata per il pane DOP?

La materia prima impiegata consiste in un rimacinato di semola di grano duro ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà appulo, arcangelo, duilio, simeto, prodotte in un territorio delimitato, comprendente i comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Poggiorsini, Spinazzola, Minervino Murge, da sole o congiuntamente, in ragione di almeno l’80%, mentre per la restante quota è prevista l’utilizzazione di altre varietà, sempre prodotte sul territorio predetto.

Come nasce il Pane di Altamura DOP?

Un viaggio visivo che descrive la nascita del pane DOP attraversando tutte le sue fasi di lavorazione.

Quanto dura il Pane di Altamura DOP?

Il Pane di Altamura è uno dei pani di lunga conservazione che dura almeno una settimana.

Come conservare il Pane di Altamura DOP?
La corretta conservazione del pane:

prevede che venga avvolto in un doppio strofinaccio di cotone e tenuto in ambiente non umido, lontano da fonti di calore diretti e dai raggi del sole; così facendo rimane buono anche per dieci giorni. È decisamente un pane “sostanzioso” ben diverso da certe pagnotte in vendita nelle panetterie comuni. E di esso non si butta via niente: se proprio è diventato vecchio, si possono fare bruschette arrostite sulla brace del camino.

Un altro metodo per conservare il pane basta utilizzare un sacchetto di carta e un sacchetto di plastica chiuso. Si determinerà infatti un cuscinetto d’aria che favorirà la migliore conservazione. Il pane deve essere completamente avvolto nella carta in modo che questa ne assorba tutta l’umidità. Bisognerà poi riporlo lontano da fonti di umidità e calore. D’estate in frigorifero. Sarà buono e fragrante per tutta la settimana.

In alternativa, lo si può congelare richiudendolo bene in un sacchetto alimentare, preferibilmente sottovuoto.

A che cosa è dovuta questa caratteristica?

Al lievito madre utilizzato, che garantisce la fermentazione batterico-lattica e quindi una lunga conservazione. Il pane “nor male” viene invece fatto con il lievito di birra a fermentazione alcolica. Il risultato è che un panino fatto la mattina, al pomeriggio è già duro e non si vende.

Perché non usano tutti il lievito madre?

Perché ci vogliono non meno di sei ore per far lievitare e cuocere il pane di Altamura. Un panino in un’ora e mezza è già pronto. E’ una bella differenza di tempi e costi.

focaccia orange

Focaccia Barese

È un tipico lievitato della Puglia, originale come da tradizione, bona e genuina.

Quali sono le origini delle focaccia Barese?

La focaccia nasce ad Altamura, come variante del tradizionale pane di grano duro. Le focacce si infornano prima di procedere all’infornamento delle pagnotte per sfruttare il calore iniziale del forno a legna non ancora a temperatura per cuocere il pane.

Che cos'è la focaccia Barese?

La Focaccia barese è un lievitato da forno tipico della città di Bari e della Puglia realizzato con un impasto semplice a base di acqua, lievito, farina, semola rimacinata e patate lesse che la rendono incredibilmente morbida. Viene sfornata in continuazione nei panifici ed è importante mangiarla calda per coglierne al meglio la prelibatezza, è difficile descrivere la sensazione che la focaccia barese trasmette, l’unico modo per comprendere è mangiarla.

Quando si mangia la focaccia Barese?

La Focaccia Barese è la merenda per eccellenza, si mangia a tutte le ore, tipico spuntino di metà mattina degli studenti, lo spuntino fuori porta, o una cena al volo. Immancabile alle feste di compleanni e lauree. I ragazzi la portano a scuola per fare merenda durante l’intervallo. Si porta in spiaggia e diventa il pasto di una lunga giornata passata al mare. E’ il pasto che viene consumato in compagnia degli amici.

Come scaldare la focaccia di Barese?

Preriscaldare il forno a 200°C con la funzione sotto e sopra. Nel fra tempo mettere la focaccia sulla teglia del forno. Arrivato in temperatura abbassate il termostato a 180°C. Infornare a mezza griglia per qualche minuto ed è pronto!!

CONSIGLIO

Tirate la focaccia fuori dal frigo a temperatura ambiente almeno per 1/2 ore prima, tagliate il sacchetto sottovuoto lasciando la focaccia dentro, in questo modo entra l’aria e la focaccia, inizia a gonfiarsi.

bruschetta orange

Bruschetta di Altamura

Bruschetta di Altamura artigianale con farina rimacinata di grano duro.

Cos'è la Bruschetta di Altamura?

La Bruschetta di Altamura è un piatto semplice, molto ricco di gusto. È un piatto tipico italiano che prevede l’utilizzo di ingredienti semplici. Questo piatto è nato per la necessità di conservare il pane, in questo modo gli agricoltori lo portavano con loro per poterlo consumare quando si recavano nei campi. Per condirla bastavano pochi semplici ingredienti.

Su questa base è possibile aggiungere un’infinità di ingredienti per arricchirla e insaporirla ulteriormente. La più conosciuta è senza dubbio la bruschetta al pomodoro che prevede di insaporire la bruschetta già inumidita di olio extra vergine di oliva.

Come condire le bruschette di Altamura?

Cominciamo dal condimento più classico per le bruschette: strofinato aglio sulla fetta di pane, e inumidire con d’olio extravergine di oliva è un pizzico di sale. A questa bruschetta di slito si aggiungono i pomodori freschi tagliati a pezzetti, conditi a parte con olio extravergine di oliva, sale e basilico. Se non vi piace l’aglio sul pane si può non metterlo.

Le bruschette possono diventare davvero uno sfizio saporito aperitivo o una gustosa cena, condite con la pancetta. Ti basterà stendere una lunga fetta di pancetta piegata a fisarmonica sulla fetta di pane, aggiungere un pizzico di rosmarino e timo, una vera bontà.

Ti basta scatenare la fantasia! Puoi utilizzate tantissimi ingredienti diversi per la burschetta, essa accoglie tutto! Anche gli abbinamenti più classici come formaggio e noci, pomodoro, mozzarella e bottarga e cosi via.

Come condire le bruschette di Altamura per una dietta vegetariana o vegana?

Sei vegetariano o segui una dieta vegana ti consigliamo alcuni metodi per condire le bruschette di Altamura.

Prepara delle bruschette con zucchine, oppure, la versione più classica al pomodoro fresco e basilico. Le bruschette puoi condirle come vuoi.

Con le verdure grigliate: peperoni, melanzane, zucchine, se ami sapori più decisi anche con le cipolle. Oppure con funghi trifolati, le cime di rape stufate, la caponata di verdure, con peperonata o con i peperoni in padella, le verdure trifolate.

Un condimento perfetto alla bruschetta nelle stagioni più fredde è quello che prevede l’utilizzo dei funghi sott’olio. La preparazione di queste bruschette è davvero molto semplice: devi mescolare i funghetti sott’olio con olive nere tritate e pomodori secchi sminuzzati, puoi aggiunger anche un pizzico di salamoia.

friselle orange

Frisella

Un piatto semplice e fresco, il piatto tipico dell’estate che da secoli non manca mai sulle tavole e spiagge.

A cosa si pensa quando si parla della frisella?

I più scettici potrebbero definirla semplicemente pane secco accompagnato con un po di pomodoro. Più o meno come una bruschetta. Ma la frisa, o frisella è molto di più. Un piatto, semplice e genuino, quasi quotidiano in estate, ma immancabile su innumerevoli tavole Pugliesi.

La storia della frisella Pugliese?

La frisella pugliese, è molto conosciuta ed è nata come un prodotto povero. Originariamente era il cibo dei marinai, i quali affrontavano viaggi molto lunghi ed avevano l’esigenza di portare con sé un alimento che non si rovinasse in breve tempo. La frisella, essendo già dura di suo era perfetta per loro ed in seguito anche i pescatori che stavano fuori diversi giorni la portavano con loro.

Tuttavia, le origini della frisella sembrano essere molto più antiche. Esse, infatti, erano presenti già 3000 anni fa come pane da viaggio. Quando arrivava il momento di mangiarle, le inzuppavano nell’acqua di mare e poi aggiungevano l’olio d’oliva e delle cipolle.

Come si produce la frisella?

Bastano davvero pochi e semplici ingredienti per preparare le friselle pugliesi: acqua, farina di semola di grano duro, sale e lievito. Un impasto simile a quello dei taralli, che viene lavorato a mano e tagliato nella pezzatura secondo la tradizione.

L’impasto delle friselle viene lavorato fino a ottenere delle losanghe che prima vengono schiacciate con le dita per ridurne lo spessore e poi arrotolate su sé stesse a spirale mantenendo un foro al centro. A questo punto si infornano. Dopo la prima cottura, ogni frisella ancora calda viene tagliata con uno spago “a strozzo”. Ed è proprio grazie a questo procedimento che le facce delle friselle assumono quella superficie irregolare che tanto le caratterizza. Per finire, le friselle vengono cotte una seconda volta in forno. Questo ulteriore passaggio permette di eliminare l’umidità residua.

La forma poi non è assolutamente casuale, ma risponde a precise esigenze di trasporto e conservazione. Le friselle venivano infatti infilate in una cordicella i cui capi venivano poi annodati a formare una collana, facile da appendere e conservare e comoda da trasportare.

Quale è i condimento tradizional della frisella?

La versione classica del condimento della frisella pugliese è a tutti gli effetti la sintesi perfetta della Dieta mediterranea. Per mangiarla secondo ricetta tradizionale bastano infatti olio, acqua, sale, pomodoro e origano.

Ma per sua natura, la frisella è versatile e quindi si può preparare in qualunque modo.

Come condire le friselle in modo corretto?

Condire la frisa è quasi un’arte. Ottenere la giusta sponzatura, richiede un pò di pratica. Non è semplice indicare i tempi giusti di ammollo, perchè dipende anche dal tipo di farina utilizzata. Più la terrete in acqua, più sarà morbida.

Se siete per la prima volta alle prese con la sponzatura delle frise, vi consigliamo di iniziare con pochi secondi alla volta in modo da testare pian piano la consistenza, o, passare le friselle sotto l’acqua fredda del rubinetto, contando fino a tre. O prendete i pomodori freschi e schiacciateli direttamente sulla superficie ruvida.

Per condire le friselle sono necessari pochissimi passaggi:

  1. Conditele generosamente con olio rigorosamente Evo.
  2. Se gradite aggiungere un altro pizzico di sale e filo d’olio sui pomodori.
  3. Spolverare con un pochino di origano.

Le frise vengono servite in molte varianti: con mozzarella, basilico ed un filo d’olio, con pomodori capperi ed acciughe, con verdure grigliate, con tonno e olive, stracchino e rucola, ecc. La fantasia per condire le friselle e infinita, usate la vostra immaginazione!

Per conservarle potete chiuderle in un contenitore o in una busta di plastica.

olio extra vergine orange

Olio Extra Vergine

Il nostro olio extravergine di oliva è ottenuto esclusivamente da olive 100% italiane

Uno dei valori aggiunti nella produzione di olio extravergine è l’estrazione a freddo, perché è così importante?

La tecnologia di estrazione in continuo permette una gestione ottimale del processo produttivo oltre ad una attenta gestione delle fasi di pulizia di tutti i componenti dell’impianto. L’impiego delle gramole di ultima generazione consente di lavorare la pasta di olive a temperatura controllata ed esaltare la genesi di sensazioni olfattive primarie e secondarie e le sensazioni gustative dell’amaro e trigeminali del piccante.

Perché è importante consumare olio extravergine nella dieta?

L’olio extra vergine di oliva è il “grasso” principalmente utilizzato nella dieta mediterranea e tantissimi studi evidenziano e consigliano l’utilizzo per le documentate proprietà nutraceutiche grazie alla presenza di un alta percentuale di acido oleico e dei biofenoli. Tra le principali azioni associate all’utilizzo di olio extra vergine di oliva ricordiamo la riduzione della pressione arteriosa e quindi del connesso rischio cardiovascolare e l’abbassamento dei livelli di colesterolo, in particolar modo del colesterolo LDL (comunemente conosciuto come il colesterolo “cattivo”).

Qual è il modo migliore per usarlo in cucina?

L’olio extravergine di oliva deve essere utilizzato sempre e comunque per poter arricchire gli alimenti che introduciamo nella nostra dieta. Dovrebbero essere utilizzati diversi profili sensoriali che meglio si abbinino agli ingredienti e alle diverse pietanze. Sicuramente trova largo spazio nelle preparazioni a crudo e quando aggiunto a piatti caldi, così come ai dolci, ne esalta i profumi.

L’olio extravergine di oliva monocultivar?

Gli oli extravergine monocultivar Peranzana e Coratina e gli oli aromatizzati del frantoio Perniola sono un mero esempio di esperienza dell’arte olearia e dell’innovazione di prodotto, caratterizzati da profili distinti e ricercata qualità sensoriale.

L’olio extravergine di oliva monocultivar Peranzana presenta un’intensità media di fruttato di oliva di tipo verde. Al gusto le sensazioni equilibrate di amaro e piccante confermano l’intensità percepita all’olfatto. Tra le note secondarie è possibile percepire le note di foglia e carciofo.

L’olio extravergine di oliva monocultivar Coratina è contraddistinto dalle note di erba tagliata e mandorla. Al gusto l’olio risulta leggermente più piccante che amaro e le note secondarie positive di mandorla e pepe nero sono ben percepite. L’olio risulta fluido al palato, di media complessità e persistenza gustativa.

In cucina

In questa sezione puoi consultare le domande relative al modo di preparazione.

Come si conserva la Mozzarella di Bufala?

La mozzarella non va in frigo e si conserva tra 15° e 22°C.

Si conserva semplicemente lasciandola nel siero detto “Acqua di Governo” in contenitore non metalico.

Prima di consumarla per esaltare il sapore, va immersa con il suo involucro in acqua calda per circa 10 minuti.

In inverno tale procedura è obbligatoria, in quanto il latte contenuto nella mozzarella non deve scendere mai sotto i 20 gradi, in caso contrario il prodotto potrebbe risultare pocco saporito.

Come si puliscono i peperoni cruschi secchi?

Non lavare i peperoni essiccati, se li lavate li danneggerai irrimediabilmente! Puliscili semplicemente strofinandoli con un panno completamente asciutto, aiutandoti di un coltello per grattare via eventuale polvere; fatto ciò, utilizzando delle forbici da cucina (sempre asciutte), aprili in verticale, rimuovi il picciolo con la maggior parte dei semi e dividili in due parti.

Come frigere i Peperoni Cruschi

Friggi le falde di peperone poche per volta immergendole in olio extravergine di oliva bollente aiutandoti di una pinza. La cottura dovrà durare pochissimi secondi, giusto il tempo che il peperone si gonfi. Scola immediatamente e metti in una ciotola con carta assorbente. se il peperone divente nero o si annerisce rilascia un sapore amarognolo non proprio gradevole.

Come assaggiare i Peperoni Cruschi

Aggiungi il sale se lo preferisci, solo nel momento in cui dovrai consumare i peperoni, altrimenti diventeranno moli e non saranno più cruschi.

Vi consigliano di:

Non buttare l’olio! L’olio di cottura! Utilizzalo per condire la pasta o altre pietanze: il suo colore ambrato ed il suo sapore contribuiranno ad un risultato davvero particolare.

Come si puliscono i lampascioni freschi?

Eliminare le radici (Si taglia solo il fondo, poco sopra le radici. Come se fosse una cipolla), lasciando intatta la base, sbucciarli e lavarli sotto il getto dell’acqua corrente trasferendoli in una ciotola piena d’acqua.

Lasciarli a bagno per almeno due ore (Se si vuole eliminare quasi tutto l’amaro lasciate nel acqua per 24 ore cambiano l’acqua 3/4 volte).

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Interesse Generale

In questa sezione troverai le domande più frequenti dei nostri clienti, per capire meglio come funziona il nostro sito.

Consegna a domicilio in Italia?

Vogliamo preservare la qualità della merce che inviamo, per questo motivo abbiamo scelto di spedire solo la mattina dei seguenti giorni: LUNEDÌ, MARTEDÌ e MERCOLEDÌ. Gli ordini effettuati dal MERCOLEDÌ alla DOMENICA verranno processati a magazzino il lunedì. Più dettagli QUI

Fate spedizioni all'estero?

Per il momento non spediamo all’estero. Se hai la necessità di ricevere i nostri prodotti all’estero ti preghiamo di contattarci perché il costo di spedizione dipende dal peso e dalla nazione di consegna.

In quanti giorni arriva il mio ordine?

Di solito spediamo l’ordine il giorno dopo o in base alla disponibilità dei prodotti. Tali tempistiche sono valide ad eccezione del verificarsi di determinati imprevisti che potrebbero allungare i tempi di consegna: periodo natalizio e pasquale, periodo festivo (primo maggio, 25 aprile etc.), periodo feriale estivo, intemperie, assenza del destinatario, momentaneo esaurimento della merce. Per ulteriori dettagli consulta la nostra pagina Spedizioni e Resi. Ci sono alcuni tipi di prodotti che vanno prenotati, ad esempio prodotti stagionali, che di solito si trovano nel periodo natalizio e pasquale o prodotti speciali.

Ho trovato nel carrello più costi di spedizione?

Vista la qualità che ricerchiamo, abbiamo scelto di inviare i prodotti da te scelti direttamente dal produttore per garantirti la massima freschezza e qualità dei prodotti. In questo modo i prodotti freschi verranno lavorati la notte per inviarli al corriere il mattino successivo. In questo modo potrai gustare a casa tua tutta la qualità dei nostri prodotti. Credimi, non è semplice.

Visto i costi di logistica e imballaggi, i produttori hanno messo a disposizione anche la spedizione gratuita per una certa somma, in questo modo riusciamo a non farvi pagare la spedizione.

Per consultare i costi di spedizione vi preghiamo di consultare la nostra pagina “Costi di Spedizione” QUI

Perché si paga la spedizione?

Il costo della spedizione che facciamo pagare è un tantum, perché il costo effettivo è maggiore. Chiediamo il pagamento della spedizione in quanto sono inclusi: costi imballaggio che garantiscono la perfetta consegna dei prodotti, costi di logistica per i prodotti freschi dal produttore, peso dei prodotti (bottiglie, vasetti, latta in alluminio, etc.) per garantire la qualità dei prodotti.

È possibile ordinare un prodotto telefonicamente?

L’acquisto per via telefonica è possibile. Troverai il telefono è tutte le modalità di contatto nella nostra pagina Contatti.

Sono un ristoratore o un negoziante e vorrei acquistare i vostri prodotti, è possibile?

Certamente! Gli ordini sono generalmente lavorati entro 7 giorni dal ricevimento del pagamento e vengono spediti tramite CORRIERI, vi forniremo un link per tracciare il vostro ordine.

Le spese di spedizione comprendono costi di gestione e imballaggio. I costi di gestione sono fissi, mentre i costi di trasporto variano a seconda del peso totale della spedizione. Vi consigliamo di raggruppare i vostri articoli in un unico ordine.

Tutti i prodotti vengono acquistati a colli, ed all’interno ci sono un certo numero di pezzi. Alcuni prodotti sono venduti in formato bottiglia, vaso, tanica di alluminio. Secondo la tipologia del prodotto all’interno ci sono dai 4 ai 30 prodotti.

Per avere più informazioni vi preghiamo di contattarci.

È possibile ritirare di persona?

Sì, è possibile se si è residenti nella nostra provincia. In questo modo potete scegliere il ritiro in loco gratuitamente.
NB: Non abbiano un negozio fisico, vi preghiamo di contattarci per concordare il ritiro nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Come vengono conservati i prodotti freschi durante la spedizione?

Dove è necessario, i prodotti verranno spediti all’interno di contenitori isotermici al fine di preservarne la qualità e le proprietà durante il trasporto.

Posso recapitare il prodotto acquistato sul posto di lavoro o dal vicino?

Sì, è possibile indicare un indirizzo di spedizione diverso dall’indirizzo di pagamento in fase di acquisto.

Ho fatto un ordine ma ho sbagliato ad indicare l'indirizzo di consegna. Come posso fare?

Se l’ordine non è stato ancora spedito, è possibile chiederne la rettifica telefonando o scrivendo ai nostri recapiti.

Posso annullare un ordine effettuato?

È possibile richiedere l’annullamento dell’ordine soltanto se questo non è stato ancora evaso ed in modalità “preparazione in corso”.

Non mi è arrivato uno dei colli, cosa devo fare?

Può capitare che i corrieri consegnano i pacchi in fasi diverse, non è un grande problema.

Come faccio a sapere in che stato è il mio ordine?

Per ogni stato del tuo ordine viene inviata una email. La prima e-mail “pagamento accettato”, quando hai effettuato l’ordine, “preparazione in corso” quando l’ordine è in fase di preparazione, “spedito” quando l’ordine viene consegnato al corriere. Successivamente viene anche inviato in serata il codice di tracciamento per seguire l’ordine. Quando avviene la consegna lo stato cambia in “consegnato”. Tutti questi stati possono essere visionati anche dal sito accedendo con i propri dati di accesso, soltanto SE ci si è registrati con un account durante il processo di acquisto.

NB: Se non hai registrato un account non potrai accedere a questi stati. Comunque li riceverai via email.

I prezzi indicati nel vostro sito sono comprensivi di IVA?

Si, tutti i nostri prezzi hanno IVA inclusa.

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Puoi contattarci tramite la nostra pagina contatti.